In attesa dell’assegno unico per i figli che non arriverà prima del 2021 prende forma in manovra il pacchetto delle misure per la famiglia: si va dal potenziamento del contributo per gli asili nido da 1.500 euro a crescere fino a 3000 euro per i redditi medio-bassi alle risorse straordinarie per bandi speciali per la costruzione di nuovi asili nido e la riqualificazione di spazi per servizi e nidi fino al congedo per i papà che viene esteso a 7 giorni (oggi è di 5).

A dare i primi dettagli delle misure previste in manovra per la famiglia è la ministra titolare della competenza, Elena Bonetti. Che anticipa anche l’identikit dell’assegno universale mensile in arrivo dal 2021, per tutti i nuovi nati, esentasse e con un importo da 80 a 160 euro mensili. Assegno che sarà erogato per 12 mesi per ciascun figlio, anche per autonomi e partite Iva. «Nel Ddl collegato alla manovra, dal 2021, vogliamo rendere strutturale l’assegno universale per ciascun figlio, dalla nascita all’età adulta, potenziato attraverso il riordino delle spese esistenti e con nuovi investimenti. Tutto questo, nel massimo rispetto dell’attività parlamentare e del contributo delle altre forze politiche al Governo».

Nel futuro pacchetto ci saranno agevolazioni anche per lo smart working, il sostegno per conciliare maternità e lavoro e gli aiuti a chi assiste disabili. Il Family Act a cui sta lavorando il Governo «comprende anche, in un quadro integrato – avverta la ministra Bonetti – l’introduzione del credito d’imposta per il lavoro agile e di family bond per innovativi servizi di cura e progetti comunitari e intergenerazionali; il credito d’imposta per attività educative e sportive dei figli; l’assegno di cura e detrazioni per i caregiver; le detrazioni fiscali per persone con malattie croniche e patologie gravi; i contributi per la formazione professionale delle donne – anche a distanza – durante la maternità e gli incentivi fiscali alle aziende perché, dopo la maternità, sia favorito il rientro al lavoro».

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