Il Decreto Crescita è legge: il Senato ha approvato oggi 27 giugno 2019 il testo della legge di conversione, con importanti novità per consumatori, imprese e professionisti.

Il testo del Decreto Crescita (il D.L. n. 34/2019) è stato notevolmente modificato nel passaggio in Parlamento, ma rispetto agli emendamenti già approvati alla Camera il Senato non ha apportato modifiche.

In ambito fiscale, tra le novità più importanti inserite nella legge di conversione vi è la proroga dei versamenti delle imposte sui redditi al 30 settembre 2019.

È inoltre ufficiale la nuova scadenza della dichiarazione dei redditi al 30 novembre già dal 2019 così come è ormai definitiva la riapertura della pace fiscale, con il saldo e stralcio e la rottamazione ter delle cartelle la cui scadenza viene fissata al 31 luglio.

C’è anche la moratoria delle sanzioni sullo scontrino elettronico nella legge di conversione del decreto n. 34/2019, e le modifiche alle regole sulla lotteria degli scontrini che premieranno i contribuenti che pagano con carte o bancomat.

Sono molte le novità approvate in via ufficiale con l’ok definitivo alla legge di conversione e tra queste sono state inserite nel testo del DL Crescita alcune norme in materia di semplificazione fiscale contenute nell’apposito progetto di legge Lega e M5S.

Novità che si legano alle ulteriori misure già previste dal testo del DL Crescita, tra cui l’apertura della rottamazione ter per le tasse locali, la riduzione strutturale dell’Ires che sostituirà la mini-Ires per investimenti ed assunzioni, fino alle novità sul regime forfettario e sull’obbligo di fatturazione elettronica per le imprese anche per le operazioni verso San Marino.

Sono molte le novità in arrivo grazie al Decreto Crescita, il cui obiettivo è quello di accompagnare il Documento di Economia e Finanza per incentivare gli investimenti da parte delle imprese e dei privati cittadini.

Nel testo ufficiale pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ad oggi, sono in totale 51 gli articoli che regolano le misure previste, con novità in materia fiscale e di investimento che riguardano imprese, famiglie e singoli professionisti.

Ma in generale le disposizioni del decreto, che si presenta come uno strumento di accelerazione per l’economia, vanno lette con uno sguardo lucido: spesso, infatti, l’efficacia e l’ampiezza delle agevolazioni previste è mitigata dal complesso sistema che le regola. In altre parole, non sempre i benefici sono per tutti.

Ma facciamo di seguito il punto su cosa prevede il Decreto Crescita e quali sono le principali novità in arrivo dopo l’approvazione definitiva da parte del Senato il 27 giugno 2019.

Decreto Crescita, le novità approvate nel testo in discussione alla Camera

Sono state “pescate” dal testo del PdL sulle semplificazioni fiscali molte delle novità approvate in Commissione alla Camera e rientrate nel testo del Decreto Crescita e che ora, con l’ok definitivo del Senato, diventano ufficialmente legge.

Tra gli emendamenti approvati, le novità che entrano nel Decreto Crescita 2019 sono le seguenti:

  • soppressione dell’obbligo di comunicazione della proroga del regime della cedolare secca e distribuzione gratuita dei modelli cartacei delle dichiarazioni;
  • imposta di bollo virtuale sulle fatture elettroniche con possibilità di integrazione da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • estensione alle tasse governative dei pagamenti mediante modello F24;
  • obbligo di invito al contraddittorio prima dell’avvio di procedimenti di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • scadenza della dichiarazione dei redditi dal 30 settembre al 30 novembre;
  • emissione della fattura elettronica entro 12 giorni a partire dal 1° luglio 2019;
  • possibilità di ravvedimento operoso parziale;
  • possibilità di sostituire l’invio delle Lipe del quarto trimestre con l’invio anticipato della dichiarazione IVA entro il 28 febbraio.

È inoltre prevista la riapertura dei termini per fare domanda di rottamazione ter e di saldo e stralcio delle cartelle: si avrà tempo fino al 31 luglio 2019.

Tra le novità inserite in extremis si segnala inoltre laproroga dei versamenti al 30 settembre per i soggetti ai quali si applicano gli ISA.

Protagonista di uno degli emendamenti dei Relatori contenuto nel testo della legge di conversione sono quindi le imposte sui redditi, con notevoli dubbi da parte di imprese e professionisti sull’ambito applicativo della proroga: si applicherà anche a minimi e forfettari? Ad oggi ancora nessun chiarimento.

Parimenti, rientra nel DL Crescita anche la moratoria di sei mesi dalle sanzioni legate all’obbligo di scontrino elettronico, che partirà dal 1° luglio prossimo.

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