Consultazione fatture elettroniche: i privati consumatori finali non titolari di partita IVA avranno accesso ai file dei documenti emessi nei propri confronti dal 1° novembre 2019.
L’adesione al servizio di consultazione dell’Agenzia delle Entrate, predisposto sia per imprese e professionisti che per i consumatori finali, consente di visualizzare tutte le fatture elettroniche emesse nei propri confronti, così come quelle ricevute per i titolari di partita IVA.
Mentre si avvicina la prima scadenza per l’adesione, fissata al 31 ottobre 2019, è atteso il lancio ufficiale del servizio per i consumatori finali.
Se per le partite IVA i file delle fatture elettroniche emesse e ricevute sono già disponibili sul portale dell’Agenzia delle Entrate, per i consumatori finali il servizio è in fase di predisposizione.
Almeno così dovrebbe essere, seguendo la time line prevista dall’Agenzia delle Entrate, che dopo il provvedimento del 30 maggio 2019, ha fissato al 1° novembre 2019 la data a partire dalla quale i privati, consumatori finali, potranno visualizzare le fatture emesse nei propri confronti. A fare la differenza su quali documenti si potrà visionare sarà la data di adesione al servizio di consultazione.
Consultazione fatture elettroniche: accesso dal 1° novembre per i privati
La rivoluzione della fatturazione elettronica coinvolge anche i privati consumatori finali, che presto dovrebbero avere a disposizione l’intero set dei documenti emessi nei propri confronti dal 1° gennaio 2019 in poi.
Usare il condizionale è d’obbligo, ma i tempi fissati dall’Agenzia delle Entrate sono chiari: l’accesso alle fatture elettroniche per i non titolari di partita IVA che hanno aderito o aderiranno al servizio di consultazione partirà dal 1° novembre 2019.
Il servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche è stato reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate per tutti i cittadini. L’accesso è però subordinato all’adesione, da esprimere entro il 31 ottobre per poter visualizzare tutte le fatture dei mesi passati, e senza possibilità di delega all’intermediario.
Aderire al servizio di consultazione equivale, in parole semplici, ad acconsentire alla conservazione da parte dell’Agenzia delle Entrate delle proprie fatture elettroniche. Il vantaggio è che, accedendo alla propria area riservata, sarà possibile scaricare in ogni momento le fatture emesse nei propri confronti, senza la necessità di conservare la copia cartacea consegnata dal professionista o dall’impresa.
Anche i non titolari di partita IVA potranno “digitalizzare” la conservazione dei documenti fiscali necessari, ad esempio, per richiedere detrazioni o agevolazioni fiscali.
Chi darà il proprio via libera entro giovedì 31 ottobre avrà a disposizione tutti i documenti emessi nei propri confronti a partire dal 1° gennaio 2019.
L’adesione al servizio di consultazione potrà essere espressa anche dopo il 31 ottobre ma, in tal caso, saranno messe a disposizione soltanto le fatture emesse dal giorno successivo. Una limitazione che è diretta conseguenza delle indicazioni vincolanti fornite dall’Autorità Garante per la Privacy all’Agenzia delle Entrate.
Consultazione fatture elettroniche dall’area dedicata alla dichiarazione precompilata
L’adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche per i consumatori finali dovrà essere effettuata accedendo alla propria area riservata sul sito della dichiarazione precompilata.
Il portale utilizzato per compilare ed inviare il modello 730 online si appresta a diventare un contenitore unico per i privati. Non è ancora chiaro se, oltre alle fatture elettroniche, i consumatori finali potranno visualizzare online nella medesima sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate anche i dati dei corrispettivi, soprattutto quelli per i quali sarà possibile partecipare alla lotteria degli scontrini.
Se il 1° gennaio 2019 è stata la data dell’avvio della rivoluzione del Fisco digitale per le partite IVA, il 1° gennaio 2020 toccherà a tutti. L’avvio degli scontrini elettronici, già partito dal mese di luglio per gli esercenti con volume d’affari superiore a 400.000 euro, coinvolgerà tutti, sia commercianti che consumatori, a partire dal prossimo anno.
I tempi però sono stretti ed i dubbi da risolvere sono molti, a partire dalla lotteria degli scontrini legata all’avvio dei corrispettivi elettronici: dove saranno caricati i dati dei consumatori? Quali informazioni dovranno inserire i commercianti e soprattutto in quale sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate?
Se il Decreto Fiscale e la Legge di Bilancio 2020 chiuderanno il cerchio delle regole necessarie, spetta ora ad Entrate e Dogane definire la parte operativa, e si spera che il tutto avvenga in tempi brevi.
Commenti recenti