attura elettronica, come aderire al servizio di consultazionedell’Agenzia delle Entrate, disponibile dal 1° luglio? Le istruzioni, passaggio dopo passaggio, per attivarlo usando Fisconline.

Dopo una lunga gestazione, la funzione che permette di confermare l’adesione è disponibile online. I contribuenti hanno tempo fino al 31 ottobre per comunicare la propria decisione e memorizzare i dati di tutti i documenti fiscali ricevuti dal 1° gennaio 2019.

In un secondo momento sarà sempre possibile attivare il servizio, ma si avrà la possibilità di acquisire e consultare soltanto le fatture elettroniche ricevute dal momento dell’adesione in poi.

Fattura elettronica, come aderire al servizio di consultazione delle Entrate: accesso a Fisconline

Per ottenere lo strumento di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche, bastano pochi minuti.

Innanzitutto bisogna avere a disposizione le credenziali Fisconline e collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa è possibile fare l’accesso anche con SPID, l’identità digitale.

Nella barra del menu presente nella homepage, è necessario cliccare sull’icona a forma di lucchetto per passate alla schermata che permette l’accesso all’area riservata.

Agli utenti appaiono due possibilità, “Entratel/Fisconline” “Sister”: la scelta deve ricadere sulla prima opzione.

In questo modo, si entra in una nuova pagina che riporta le ultime notizie in primo piano e le tre opzioni per accedere al servizio Fisconline sulla spalla destra della schermata:

  • SPID;
  • credenziali Agenzia delle Entrate;
  • Smart card – Carta Nazionale dei Servizi.

La scelta va effettuata in base alle credenziali utilizzate di solito.

Fattura elettronica, come aderire al servizio di consultazione delle Entrate: accesso a Fisconline

Una volta all’interno dell’area riservata, appare la pagina “La mia scrivania” che ospita i servizi a disposizioni dell’utente. Anche all’interno dello spazio virtuale dedicato ai consumatori finali ha fatto il suo ingresso Fatture e Corrispettivi.

Cliccando sull’icona di riferimento, si entra nell’area della piattaforma dedicata ai documenti fiscali in formato elettronico.

Nelle prima schermata destinata a Fatture e Corrispettivi, gli utenti devono accedere alla sezione “Le tue fatture” per procedere all’adesione del servizio di consultazione dell’Agenzia delle Entrate.

Nella descrizione si legge:

“A partire dal 1° novembre 2019, potrai consultare (ed effettuare il download) delle fatture elettroniche relative ai tuoi acquisti in qualità di consumatore finale (fatture intestate al tuo codice fiscale)”.

Una volta all’interno, il percorso è immediato: per confermare la volontà di consultare e acquisire i documenti elettronici e i dati che contengono, bisognacliccare sulla casella “Adesione”.

Si passa, in questo modo, alla pagina che ospita la funzione disponibile dal 1° luglio: per attivare il servizio, è necessario cliccare sul pulsante blu “Aderisci”.

Adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche: l’accordo

Ma manca ancora un ultimo passaggio prima della conferma definitiva: agli utenti si richiede di leggere l’ “accordo di adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici, previsto dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 aprile 2018, e successive modifiche”.

Il testo è scaricabile anche in formato PDF e riporta tempi, modalità e regole su cui si basa il meccanismo di conservazione dei dati.

Solo dopo aver spuntato l’opzione “Ho letto”, è possibile confermare definitivamente cliccando su “Aderisco”.

In risposta all’adesione al servizio, all’utente appare in una nuova schermataun messaggio che comunica la presa in carico della richiesta e lo storico delle operazioni effettuate.

I contribuenti, infatti, possono chiedere la revoca in qualsiasi momento. Così come l’adesione si può effettuare anche dopo il 31 ottobre 2019, con una differenza importante: oltre i termini stabiliti, non sarà possibile accedere ai dati che fanno riferimento al periodo transitorio cominciato il 1° gennaio 2019, che saranno cancellati o conservati dall’Agenzia delle Entrate in base alle scelte comunicate.

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